La gotta nel passato era conosciuta come “la malattia dei ricchi” e come tutte le tradizioni, o almeno buona parte di esse,anche questa ha un fondo di verità.Infatti è provato che questa patologia è favorita dal consumo di carni rosse,frutti di mare e alcolici,tutte cose che una volta erano riservate ai più abbienti.Adesso le cose sono cambiate e per questa malattia, come per varie altre-ipertensione,diabete e sindrome dismetabolica in particolare-non in meglio.L’alimentazione è infatti migliorata ma non solo,è in genere troppo abbondante e ricca di quei nutrienti che favoriscono queste patologie.
La gotta può,in una fase iniziale,essere asintomatica.L’unico dato alterato è infatti l’iper-uricemia,cioè la concentrazione nel sangue di acido urico superiore ai 7-8 mg/dl.Questa condizione sfocia frequentemente in malattia conclamata,il cui sintomo principale è un “attacco di gotta”cioè una manifestazione simile all’artrite con gonfiore,dolore e/o calore a una o più articolazioni,normalmente quelle del metatarso del piede ma anche altre (mani,ginocchia,gomiti ecc).Più grave e successiva è la formazione di”tofi gottosi”,cioè ponfi di cristalli di urato che possono danneggiare stabilmente le articolazioni e calcoli sempre di acido urico.
Abbiamo armi contro questa malattia?Sulla predisposizione genetica non si può chiaramente fare nulla,mentre sul resto assolutamente sì!Il primo passo è sapere a che punto si è:per questo basta un semplice esame,in laboratorio o in farmacia.Se i livelli di acido urico sono troppo alti la prima cosa da fare è una dieta “seria” ,vale a dire adeguata al singolo caso,successivamente, d’accordo con il proprio medico, si possono assumere vari farmaci,sia a livello preventivo che curativo,ma attenzione!La gotta è una malattia cronica ,per cui le cure per essere efficaci devono anch’esse essere prolungate nel tempo.
